Edoardo Ricci e Thollem Mcdonas
Sono contento di stare qua
Edgetone records

“Sono contento di stare qua” erano le uniche parole conosciute dal pianista americano Thollem Mcdonas. Entrambi i musicisti avevano solo un modo per comunicare: la musica come espressione base. Anche Edoardo Ricci, sassofonista toscano che ricorderete per gli e-neem o i Jeulousy party, non parla inglese. Si sono trovati quindi con i loro rispettivi strumenti l’uno di fronte all’altro. Non hanno di certo seguito una composizione, non si sono messi d’accordo prima su dove andare a parare ma si sono annusati attraverso le note e dopo un’ora sapevano già di potersi scambiare favilli e spasmi, serenate e schiaffi. Un pianoforte ispido e brillante, ora rarefatto, ora imponente e un sassofono insidioso e denso ma anche furioso e piacevole sono i protagonisti di questo strano incontro nel podere S. Giuseppe a Nipozzano in Toscana, immersi nella natura tra animali e aria sana. Il disco è suddiviso in quattro parti titolati con parole che si ripetono e suonano anche tra un titolo e l’altro: Old of old cold stone house / Cold of old cold stone house, Stone of old cold stone house/ House of old cold stone house. Un disco vero, fatto da gente autentica che vi guarderà negli occhi se rivolgerete loro la parola. Il rischio di sbandare in una situazione così comoda e apparentemente senza comunicazione era in bella vista ma qui la musica è al di sopra di tutto e di tutti. Bastano adesso delle orecchie funzionanti.

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Francesca Ognibene